7 ottobre 2009

Logica

OK, lo ammetto, sono prevenuta: c'è un collega che mi è prepotentemente antipatico. Perchè, tra le altre cose, con il Presidente dell'azienda e con i clienti fa l'Emilio Fede della situazione, mentre con noi poveri plebei (purtroppo il soggetto in questione è un alto dirigente) è sempre prepotente e supponente.
Quando combina pasticci (e li combina) e noi li mettiamo a posto, nemmeno un grazie; quando però ritardiamo di 5 minuti la risposta a una sua domanda, alza il telefono e ci mangia vivi.
Insomma, lo detesto.

Di solito, quando ho a che fare con lui, mi armo di pazienza e sopporto (e non è facile, perchè il suo atteggiamento scatena la paladina della giustizia che è in me). L'altro giorno, con grazia ed eleganza, sono anche riuscita a mandargli una stoccatina. E' successo che un cliente ha commesso un errore in una comunicazione; allora io - per non sottolineare la cosa - ho risposto chiedendogli di controllare, perchè forse c'era stata una modifica nell'ordine di cui non ero a conoscenza (sapevo benissimo che non era così, era un modo elegante di dargli una via d'uscita).
Immediata la telefonata del nostro eroe, già alterato: "Queste modifiche non sono di tua competenza, non te ne devi occupare!" Che gentile, vero? L'ho lasciato sbraitare, poi ho soavemente risposto: "Lo so benissimo, era solo un modo per segnalare con un po' di tatto l'errore al cliente." L'ho gelato: ha cominciato a bofonchiare, poi mi ha salutato e ha chiuso.

Oggi avevo mal di testa e pochissima voglia di dargli retta, quando mi ha fermato chiedendomi perchè avevo sollevato - con un altro nostro contatto - una questione che secondo lui (tuttologo) era "irrilevante".
Mi sono trattenuta a fatica, poi quando lo sproloquio è finito gli ho risposto (poco soavemente questa volta, lo ammetto): "Ti avevo mandato una mail per sapere se c'erano altre cose da chiedere, oltre quella questione; perchè non me l'hai detto allora?" "Perchè non avevo altro da chiedere." "OK, ma non mi hai proprio risposto: se mi avessi segnalato allora l'irrilevanza, non sarei andata avanti."
Panico. Ma il nostro eroe non si ferma per così poco: "Beh, questo non lo ricordo. Comunque la questione era irrilevante.
Si gira e se ne va.
Come controbattere a tanta logica?

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